Recensione

Tratta dal blog “Leggere a Colori” di Fabrizio Raccis

Recensione di “1944: The rebellion” di Elisa Delpari

Elektra è una ragazza di New York, La sua migliore amica Alice riesce a trascinarla quasi controvoglia ad una festa.

Qui la giovane ragazzina ha un mancamento, si sente debole e sviene. Si ritrova di colpo in un posto che non conosce, dentro un corpo che non è il suo, ma è quello di Lisa. Dopo questo evento la vita di Elektra cambia per sempre. Iniziano queste visioni che la portano fino al 1944 nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Nei panni di quella che scoprirà essere una sua lontana parente, Lisa.

Abbiamo letto e recensito per voi il romanzo “1944: The rebellion” di Elisa Delpari, pubblicato da Edizioni del Faro, 2021, un libro che vi porterà dentro un’avventura incredibile insieme ad Elektra la giovane protagonista che ci narra le sue vicende in prima persona. Lei è una adolescente che frequenta la scuola e molti la considerano come una sfigata a causa del suo atteggiamento apatico e della sua timidezza, è innamorata di un ragazzo fin dalle elementari ma non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi. La sua vita procede quasi normalmente fino a quando degli strani attacchi di stanchezza e sonnolenza che la fanno svenire per qualche tempo cominciano a danneggiare la sua vita quotidiana.

Comincia così la sua prima disavventura, dopo essere stata convinta da Alice a prendere parte ad un party a casa delle sue compagne di classe dove è presente anche Matt il ragazzo che gli ha fatto perdere la testa, arrivati all’interno di questa grande villa Elektra si sente debole e sviene, al risveglio si ritrova proprio all’interno di un bunker della seconda guerra mondiale, scavato proprio nella cupa terra, la ragazza ha fatto un salto all’indietro di quasi 80 anni, quello che si ritrova davanti ai suoi occhi è davvero straordinario:

“[…] al centro della stanza c’è un tavolo enorme pieno di carte (sembrerebbero mappe geografiche ma non capisco di quali Paesi, le scritte sono in una lingua che non conosco), documenti, fotografie in bianco e nero di uomini e donne in uniforme militare.
Intorno al tavolo c’è un gruppo di persone (sia ragazzi che ragazze di varie età, alcuni molto giovani sembrano quasi dei bambini), vestiti con abiti di un’altra epoca, direi che possono risalire agli anni Quaranta\Cinquanta.
Quasi tutti sono armati, portano in spalla dei fucili o delle pistole alla cintura. Sparse in giro per la stanza vedo anche altre armi di vario tipo e dei mezzi di trasporto.”

Durante questo primo episodio un ragazzo si rivolge a lei chiamandola “Lisa” ma prima che lei possa rispondere si sveglia da questa sorta di sogno di nuovo nella villa che aveva raggiunto insieme ad Alice circondata dai suoi compagni di classe.

Ben presto Elektra si renderà conto che questi svenimenti non sono altro che un passaggio temporale che permettono alla ragazza di viaggiare indietro nel tempo fino al 1944.

Quando si ritrova in quella sorta di dimensione sembra che il suo corpo sia quello di qualcun’altra e anche il nome conferma questa teoria, leggendo, ho pensato quasi ad una sorta di reincarnazione della ragazzina al passato. L’idea di descrivere questi passaggi temporali è molto originale, come quella di inserire un gruppo di giovani ribelli che vogliono fare fuori i “crucchi”, i tedeschi, che come nella seconda guerra mondiale sono i grandi nemici spietati.

Elektra riesce a condividere gran parte dei suoi viaggi con Alice, raccontando per filo e per segno alla sua amica ogni particolare, descrivendo la sua vita in quei fatidici anni del 1944 attraverso gli occhi di Lisa. Mi ha fatto sorridere la descrizione dei poster contro Hitler nella cameretta di Paolo uno dei ribelli, anche se sappiamo che all’epoca sarebbe stato molto rischioso avere un tale oggetto in casa, perché si poteva correre il pericolo di essere subito denunciati alle autorità fasciste o naziste. Ma l’autrice è riuscita a romanzare questa storia davvero molto bene, a renderla intrigante e allo stesso tempo coinvolgente per un pubblico di giovani lettori!

Approfondimento

L’utilizzo di storie che contengono viaggi nel tempo in questo periodo è una scelta davvero azzeccatissima, forse perché mai più di oggi molti di noi preferiscono fuggire alla cupa realtà delle cose e fantasticare su altre epoche lontane. Basta pensare al successo di una fortunata serie TV tedesca del 2017 come Dark di Baran bo Odar e Jantje Friese, dove i protagonisti attraverso una grotta viaggiano tra presente, passato e futuro.

Elisa Delpari ha scritto un romanzo che riesce ad emozionare il lettore, è riuscita a creare un ponte tra i nostri giorni e quelli della seconda guerra mondiale, lo ha fatto attraverso personaggi inediti e fuori dagli schemi classici. In realtà Elektra e Lisa sono tutte e due delle grandi protagoniste di questo romanzo e leggendo completamente il libro alcuni concetti principali vengono sviluppati davvero molto bene nella seconda parte del libro.

L’autrice ha descritto le azioni di guerriglia, le armi, gli oggetti antichi che ci hanno fatto tornare a quel periodo bellico dimenticato. Ci ha permesso di vedere tutto questo con gli occhi di questi giovani ragazzi che hanno cucito nel petto il cuore di un leone.

Non vi resta che farvi catturare da questo libro,

dal romanticismo dei giovani protagonisti, dal sentimento di ribellione alle ingiustizie, dagli eventi tragici che sono realmente accaduti all’epoca nel 1944 e che tornano a vivere sulle pagine di questo fantastico libro!

Recensione tratta da “Leggere a Colori

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