Recensione

Tratta dal blog “Life After Books Blog” di Anna

“1944: The Rebellion” di Elisa Delpari, Recensione

La mia opinione

Curiosi di toccare con mano ciò che altrimenti sfuggirebbe al nostro controllo, alla domanda che invita a scegliere quale momento storico si vorrebbe scoprire personalmente tra uno passato e uno futuro, la maggior parte degli interrogati punterebbe alla prima opzione. Se l’avvenire è possibilità concreta di cambiamento, a seconda delle scelte ancora da effettuare, il passato, invece, è un qualcosa già scritto da altri vissuti prima di noi. Talvolta, gli esiti remoti hanno prodotto conseguenze modificabili, ma in altri casi si è stati costretti a essere semplici spettatori di multipli scenari.

Pensate, e se ci venisse data l’occasione di abbandonare la nostra epoca per raggiungerne un’altra? Lo faremmo se avessimo anche l’opportunità di cambiare determinate cose?

Tra la frenesia della Grande Mela, Elektra conduce una vita sentendosi costantemente fuori luogo, una sensazione che si riflette nell’ormai vana ricerca del suo personalissimo posto nel mondo. Eventi strani, tuttavia, iniziano a manifestarsi fra l’imprevedibilità del caso e lo spazio onirico dei sogni.

Immagini, scene vivide concrete al tatto.

A differenza dei contorni sfumati dall’illusione, infatti, quello che la giovane ragazza osserva nello stato di torpore in cui cade è chiaro nel ricordo della mente, nella percezione dei sensi e nella praticità delle azioni. Sembra che stia vivendo nel corpo di un suo vecchio antenato, in una dimensione sacrificata dagli orrori disumani di una guerra in corso d’opera e in una città lontana migliaia di chilometri dalla sua.

Un diario e la scoperta di una passata discendenza riescono a illuminare un cammino popolato dall’incertezza di un domani già scritto, dove i banali dilemmi quotidiani vengono soppiantati dal timore di un’esistenza che oscilla tra la vita e la morte.

Ma perché proprio lei? Qual è il suo ruolo? E, soprattutto, quali saranno le ripercussioni su una linea del tempo così sensibile a ogni forma di alterazione personale?

“[…] Dovevo rinascere come una persona nuova, una ragazza forte, fiera, coraggiosa e orgogliosa di sé stessa, che non si farà mettere più i piedi in testa da nessuno. E ora lo sono, grazie a una donna eccezionale che mi ha mandato queste visioni. Non smetterò mai di ringraziarla per questo.”

L’unione tra storia e fantasia, unite ai richiami della psicologia paranormale, laddove i flussi di coscienza si spingono oltre i confini non più spiegabili dalle leggi scientifiche, dà vita all’universo intitolato The Rebellion.

L’idea di fondo, che parte da elementi originali e poco considerati nel panorama letterario odierno, dispone di una serie di elementi dinamici sicuramente malleabili dalla mano di un autore. Nonostante i personaggi qui coinvolti non siano in possesso delle conoscenze anche rudimentali di uno degli avvenimenti più significativi della storia mondiale, fatto pressoché insolito, le occasioni di sfruttare tale circostanza, al fine di creare un effetto ad alto impatto emotivo, non sempre trovano compimento nelle scene raccontate. La complessità, inoltre, di un contesto storico specifico ha bisogno di un giusto spazio, che può variare a seconda dello stile di uno scrittore, che gli renda giustizia davanti al sapere di un lettore informato. Approfondimenti curati e credibili, dunque, avrebbero arricchito un romanzo dalle ottime premesse iniziali.

Per via di quest’ultimo aspetto, i dialoghi, la caratterizzazione dei protagonisti e l’insieme dei momenti descritti, appaiono fugaci nella loro trattazione generale. Oltre alla componente esposta prima, a risentirne maggiormente sono le due voci parlanti che si alternano durante l’esposizione dei rispettivi punti di vista che, mescolati in modo quasi complementare, risultano poco distinguibili tra loro. Se da un lato, questo, aiuta nella scorrevolezza dei contenuti, peculiarità distintiva della Delpari la cui scrittura risulta perennemente chiara, dall’altro non facilita l’immersione totale nel libro.

Perfezionare e ampliare parametri stilistici dall’enorme potenzialità è indubbiamente un lavoro fattibile, che può condurre a margini sempre più ampi se coltivati con costanza e passione individuale.

Ringrazio l’autrice e la casa editrice per la collaborazione.

Valutazione: ⭐️ 3/5

Recensione tratta da “Life After Books Blog

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