Tratta dal blog “Stellaryus” di Lyra
“2030: Apocalypse War” ~ Elisa Delpari
Questo libro aveva tutte le premesse per piacermi: uno scenario post-apocalittico, un supercattivone da sconfiggere per riportare pace e giustizia e ovviamente New York.
Purtroppo, nonostante le molte buone idee e gli spunti di trama, è un libro che non è riuscito a raggiungermi. Lo stile non mi ha coinvolto, l’ho trovato distaccato e troppo rapido: la storia è raccontata in prima persona e al presente, ed Elektra non ci permette di entrare nel suo mondo lasciandosi andare a descrizioni di luoghi e di persone, preferendo parlarci solo di fatti e azioni. Questo mi è un po’ dispiaciuto, avrei voluto immaginare questa New York del prossimo futuro in cui la tecnologia ha preso così tanto piede! Mi sarebbe piaciuto sentire i rumori e gli odori della metropoli, come era cambiata in grattacieli e luci… ho amato così tanto New York che mi ci sarei fatta ritrasportare volentieri!
Penso che il vero difetto di questo libro sia che è tantissimo. Vuole parlare di tantissime cose, ma pur essendo piuttosto corposo, deve per forza andare per riassunti ed ellissi, riassumendo e risolvendo le cose in breve tempo. La prima metà del libro è diciamo “preparatoria”, mentre la seconda è quella dove avvengono i fatti, ma mentre nella prima parte c’è una certa calma, dall’inizio della guerra in poi tutto si fa molto veloce, quasi frettoloso. Ci sono tanti, tantissimi, forse troppi personaggi, tanto che a un certo punto mi sono persa tra i vari nomi. In più, nella parte della battaglia, manca del tutto la suspance: non solo non mi hanno raggiunta la fatica e le emozioni dei personaggi, ma in più ogni volta che davanti a loro si palesava una difficoltà, questa si risolveva immediatamente, con l’azione spesso calata dall’alto di un personaggio che risolveva tutto o di una fortuita coincidenza.
Mi è dispiaciuto molto non trovarci profondità, perché le idee di fondo non erano proprio niente male, c’è della fantasia (il ruolo dei robot, per come era stato inserito all’inizio, mi aveva interessata molto!) e la capacità di pensare a molti personaggi diversi. Probabilmente non ha incontrato i miei gusti di lettrice, ma non escludo che ad altre persone potrebbe piacere!
Recensione tratta da “Stellaryus“
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